Dopo l’approvazione del caricabatterie unico in Europa e l’adozione di USB-C da parte di Apple seppur con riluttanza, si era parlato più volte in passato della normativa volta alla riduzione dei rifiuti elettronici (RAEE).
Smartphone e tablet devono durare di più e devono essere riparabili più facilmente, anche dagli utenti in possesso delle necessarie competenze.
Così alcuni produttori, tra cui Samsung, Apple e Microsoft, hanno iniziato a presentare iniziative volte a mettere a disposizione degli interessati parti di ricambio e istruzioni pratiche. Il programma Apple si chiama Self Service Repair e ha già fatto parlare molto. Sia Samsung che Microsoft si sono alleate invece con iFixIt, uno dei principali sostenitori del diritto alla riparabilità.
Dalla lettura di un documento condiviso dal Consiglio dell’Unione Europea emerge chiaramente che i produttori di smartphone e tablet continuano ad avere pieno titolo per inserire nei loro dispositivi batterie non rimovibili.
A dicembre 2022 il Parlamento Europeo, di concerto con gli Stati membri, hanno approvato una risoluzione che obbliga i produttori di dispositivi elettronici a consentire la rimozione delle batterie da tutti i prodotti commercializzati entro i confini dell’Unione con strumenti standard, senza l’uso di solventi o particolari metodologie.
Il testo cita esplicitamente come eccezioni i dispositivi usati in ambito medico e medicale oltre che quelli adoperati in ambienti umidi. La decisione aveva fatto ritenere a molti esperti, comprese alcune testate, che il provvedimento potesse estendersi anche a smartphone e tablet.
Non è così: la regolamentazione che ha ricevuto il “via libera” a novembre 2022 prevede che quando uno smartphone o un tablet non permette la rimozione della batteria da parte dell’utente-consumatore, la batteria stessa deve rispettare precisi criteri in termini di durabilità.
Le batterie degli smartphone e dei tablet devono assicurare l’83% della loro capacità iniziale dopo 500 cicli di ricarica e l’80% dopo 1.000 cicli di ricarica. Tutti gli smartphone devono inoltre risultare impermeabili e resistenti alla polvere.