Le due aziende che in Italia si occupano della realizzazione di reti per le telecomunicazioni con fornitura del servizio all’ingrosso (wholesale) sono FiberCop e Open Fiber.
Abbiamo visto cos’è FiberCop e cosa fa e come Open Fiber porta la fibra ottica nelle case e negli uffici.
In entrambi i casi le due aziende, la prima partecipata TIM (58%), Fastweb (4,5%) e dal fondo statunitense KKR (37,5%), la seconda da Cassa Depositi e Prestiti (60%) e Fibre Networks Holdings-Gruppo Macquarie (40%), non forniscono il servizio di connettività a banda ultralarga agli utenti finali ma permettono alle società partner (altri provider di telecomunicazioni) l’utilizzo della rete fino al router dell’abbonato.
Il piano Italia a 1 Giga prevede che entro fine 2026 vengano raggiunti con una connessione ultrabroadband ad almeno 1 Gbps in download tutti i numeri civici d’Italia che insistono su aree grigie e nere e dove oggi non si superano i 300 Mbps in download. A conti fatti si tratta di circa 6,2 milioni di unità immobiliari.
Dopo l’aggiudicazione da parte di Elettra TLC del bando Italia a 1 Giga per la copertura delle isole minori, arriva oggi la conferma delle società che hanno vinto la gara per la realizzazione o l’adeguamento della rete nel resto d’Italia.
Bandi Italia a 1 Giga: 8 lotti a Open Fiber, 6 lotti a FiberCop. Cosa significa
L’avviso di aggiudicazione pubblicato sul sito ufficiale di Infratel Italia indica i vincitori dell’asta per la realizzazione della rete ad almeno 1 Gbps nelle aree grigie e nere (limitatamente alle zone dove oggi non sono disponibili più di 300 Mbps in download).
Alcune regioni d’Italia erano state assegnate a un unico lotto. Così apprendiamo che FiberCop si è assunta l’impegno di offrire connettività a banda ultralarga in Sardegna, Abruzzo, Molise, Marche, Umbria, Piemonte, Liguria, Val d’Aosta, Calabria e Basilicata.
Open Fiber predisporrà la rete in Lombardia, Puglia, Toscana, Lazio, Sicilia, Emilia Romagna, Campania e Friuli Venezia Giulia.
Il bando relativo alle province autonome di Trento e Bolzano è invece andato completamente deserto. Bisognerà capire nelle prossime settimane o mesi come sarà gestito questo ultimo nodo (non è escluso che FiberCop, Open Fiber o altri soggetti abbiano comunque espresso il loro interesse che dovrà comunque essere formalizzato).
Lo Stato investirà circa 3,4 miliardi di euro andando a coprire il 70% delle spese per la realizzazione del piano mentre FiberCop e Open Fiber dovranno stanziare complessivamente 1,5 miliardi di fondi privati.
Nei risultati del bando di gara viene citata TIM perché le offerte per i vari lotti sono state presentate dall’ex monopolista, come si legge, nell’ambito del costituendo raggruppamento temporaneo di imprese con FiberCop.
Nel complesso lo Stato raggiunge un buon risultato risparmiando circa 260 milioni di euro.
L’attività di Infratel proseguirà con i bandi per la copertura a breve termine di asset considerati strategici come scuole e strutture sanitarie. Prosegue inoltre l’impegno per favorire lo sviluppo della rete mobile 5G su scala nazionale.