A giugno Infratel Italia, società controllata dal Ministero dello Sviluppo Economico che sovrintende la diffusione della banda larga nel nostro Paese con particolare attenzione alle aree afflitte dal problema del digital divide, attingendo a fondi statali ed europei, aveva pubblicato il primo bando per la copertura in banda ultralarga delle cosiddette aree a fallimento di mercato situate in Abruzzo, Molise, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto (Aree a fallimento di mercato: arriva la banda ultralarga?).
L’investimento di 1,4 miliardi di euro (vedere anche Aree a fallimento di mercato: chi porterà la banda ultralarga) viene oggi fatto seguire, a due mesi esatti di distanza, da un ulteriore stanziamento di 1,2 miliardi.
Il secondo bando Infratel impegna il Ministero dello Sviluppo Economico al versamento della somma a sostegno della realizzazione delle infrastrutture necessarie per portare la banda ultralarga nelle “aree bianche” di Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia e Provincia autonoma di Trento.
Entro il 30 settembre prossimo gli operatori interessati dovranno presentare le loro candidature. Una volta costruita, la rete resterà di proprietà dello Stato che la offrirà in gestione, poi, a tutte le aziende interessate a proporsi agli utenti finali e, di conseguenza, a stipulare nuovi abbonamenti.
Il primo bando era stato “colto” da Enel Open Fiber, Estra, E-Via, Fastweb, Metroweb Sviluppo e TIM Agenda digitale. Adesso inizia ufficialmente la gara per il nuovo gruppo di lotti regionali.
Chi volesse verificare l’elenco aggiornato delle aree bianche, può fare riferimento a questo sito web, cliccare su Bandi e gare, Avvisi scaduti, Concessione Costruzione e Gestione Infrastruttura Passiva a Banda Ultra Larga ed infine scaricare il file XLSX Elenco delle aree bianche. L’avviso relativo al secondo bando non sembra, per il momento, essere stato ancora pubblicato.