Uno dei problemi che più spesso affliggono i possessori di smartphone e tablet Android è la durata della batteria. È piuttosto comune, oggi, raccogliere le lamentele di coloro che si lamentano della scarsa durata della batteria di un dispositivo Android.
Un aspetto da tenere immediatamente in considerazione è la tipologia di applicazioni installate sul dispositivo Android: app che restano sempre in esecuzione sono le maggiori responsabili di una ridotta autonomia della batteria.
La funzionalità del sistema operativo Android che permette ad un’applicazione di utilizzare le risorse del telefono anche mentre questo si trova in modalità stand-by, si chiama Wakelock. Il wakelocking può essere parziale, quando lo schermo è spento (ad esempio durante le operazioni di sincronizzazione dei dati); window, allorquando il display venga mantenuto acceso; completo, quando lo schermo viene mantenuto costantemente acceso in modo forzoso.
Un’applicazione come Wakelock Detector consente di stabilire se sul dispositivo Android in uso siano installati e risultino in esecuzione programmi che consumano parecchie risorse e che quindi influiscono esageratamente sulla durata della batteria.
Il funzionamento di Wakelock Detector è molto semplice: dopo aver installato l’applicazione utilizzando lo store Google Play (vedere questa pagina per il download), è consigliabile avviarla e lasciarla in esecuzione sul telefono Android per qualche ora in modo che abbia il tempo di elaborare le statistiche.
La schermata principale di Wakelock Detector offre di solito le informazioni principali. Qui sono indicate le applicazioni che impegnano maggiormente le risorse hardware del dispositivo Android.
“Tappando” sulla seconda icona della barra degli strumenti, suggeriamo di scegliere Usage:
In questo modo la lista delle applicazioni sarà ordinata per consumi decrescenti.
La prima icona, invece, consente di avere la lista delle applicazioni che utilizzano maggiormente il processore o che “risvegliano” più spesso il dispositivo Android:
Qualora nell’elenco dovesse comparire una voce che non sembra corrispondere con alcuna delle applicazioni installate, è altamente probabile che si tratti di un servizio mantenuto costantemente in esecuzione.
Una volta che si sono riconfigurate le applicazioni che consumano maggiormente le risorse hardware (può accadere che “le responsabili” siano anche app molto note come Google Maps, Google Search o Facebook…), si noterà che l’autonomia della batteria tornerà ad essere soddisfacente.
Selezionando un’applicazione dall’elenco, Wakelock Detector offre tre strumenti che fanno riferimento alle utilità di sistema di Android: il primo pulsante permette di ottenere maggiori informazioni sul programma (con la possibilità di forzarne la chiusura), il secondo (Open) apre l’interfaccia utente dell’applicazione mentre il terzo (Playstore) mostra la pagina corrispondente su Google Play (da qui sarà possibile procedere con l’eventuale disinstallazione).