Alla fine la cosiddetta “legge Hadopi” è stata approvata dal Parlamento francese. In realtà si tratta della seconda stesura, riveduta e corretta, della normativa dopo che lo scorso mese di Giugno era stata ritenuta anticostituzionale.
La legge d’Oltralpe è stata battezzata con diversi appellativi: “legge Olivennes”, da Denis Olivennes – attuale presidente di FNAC, società che commercializza film, DVD e materiale tecnologico – o “legge HADOPI”. Si chiama infatti HADOPI (Haute Autorité pour la Diffusion des Oeuvres et la Protection des Droits sur Internet) l’autorità che lo stesso Olivennes ha proposto di fondare (oggi approvata dalla legge appena entrata in vigore) e che si prefigge una maggior tutela del diritto d’autore raccogliendo anche le denunce provenienti dall’industria.
La normativa è conosciuta anche come “legge dei tre schiaffi” perché sulla base delle sue disposizioni potrà essere bloccata la possibilità di accedere ad Internet a qualunque utente che per tre volte fosse sorpreso a scaricare opere soggette a diritto d’autore.
La Hadopi 2.0 contiene una sostanziale novità: solo un giudice potrà ordinare la disconnessione forzata di un utente. Il fronte del “no” si è già mobilitato e si minacciano nuovi ricorsi alla Corte Costituzionale francese.