Mac OS X non integrerà più la tecnologia Adobe Flash. Lo ha confermato Apple che, con il lancio del nuovo “MacBook Air” ha già provveduto ad applicare la nuova “politica”. Gli utenti saranno liberi di installare Flash (non è stato attivato alcun genere di limitazione in tal senso) ma dovranno mantenere manualmente aggiornato il prodotto. “Vogliamo continuare a supportare Flash sui Mac ed il modo migliore, per gli utenti, di disporre sempre della più aggiornata e sicura versione, è quella di operarne il download direttamente dai server di Adobe“, ha commentato Bill Evans, portavoce della società di Steve Jobs.
Apple, insomma, non distribuirà più, autonomamente, gli aggiornamenti di sicurezza per Mac OS X destinati a risolvere le vulnerabilità insite in Adobe Flash.
Secondo Andrew Storms (nCircle Security) si tratta di una “mossa poco furba“. Apple si sarebbe orientata verso una scelta che la pone su una posizione diametralmente opposta rispetto a quella auspicata dalla maggioranza dei ricercatori impegnati nel campo della sicurezza. L’ideale, infatti, questo l’auspicio di molti esperti, sarebbe che fosse il sistema operativo – qualunque esso sia – a farsi carico del download e dell’installazione di patch ed aggiornamenti. Non solo quelli legati al sistema operativo (come accade oggi) ma anche quelli distribuiti da società terze. Questo approccio consentirebbe di mantenere il sistema in uso il più possibile sicuro adeguando automaticamente anche componenti “cruciali” che talvolta l’utente non prende minimamente in considerazione.
“Gli utenti che uilizzano versioni obsolete di Flash spesso non sanno nemmeno che Adobe rilascia periodicamente importanti patch correttive“, ha commentato Storms. “Non riesco a capire l’obiettivo (della manovra di Apple, n.d.r.). Questa novità non è certo d’aiuto per gli utenti“.
Per quanto riguarda la piattaforma Mac, similmente a quanto già fatto in ambiente Windows, Adobe ha in programma di rilasciare un meccanismo per l’aggiornamento automatico del Flash Player. Ad oggi non è però dato sapere quando ciò avverrà.
Gli utenti di Mozilla Firefox e Google Chrome hanno però, allo stato attuale, un “alleato”. Nel caso del primo browser, infatti, l’utente viene informato circa l’impiego di eventuali estensioni obsolete (e quindi potenzialmente insicure); Chrome, invece, già da qualche tempo – grazie ad un accordo stipulato con Adobe – provvede ad aggiornare automaticamente, in background, il Flash Player.