Ottemperando alle disposizioni previste dalle leggi francesi, i clienti Apple d’Oltralpe vengono da oggi informati sull’indice di riparabilità degli iPhone e dei MacBook.
Le Autorità europee stanno da tempo confrontandosi sull’opportunità di approvare un provvedimento che possa dare un forte impulso alla cosiddetta economia circolare (Economia circolare: cos’è e perché è importante anche per chi si occupa di tecnologia), riducendo il noto problema dell’obsolescenza programmata e, soprattutto, contribuendo a limitare il volume di rifiuti RAEE (rifiuti elettronici) che ogni hanno vengono conferiti da utenti finali e professionisti.
Ne abbiamo parlato nell’articolo Il Parlamento europeo approva il diritto alla riparazione: diventerà legge.
Fonte: Ministero della transizione ecologica francese
La Francia si è mossa in anticipo imponendo ai produttori, dal 1° gennaio 2021, l’apposizione di un’etichetta su alcune categorie di dispositivi elettronici con il preciso obiettivo di informare i consumatori, prima dell’eventuale acquisto, sull’indice di riparabilità di ogni oggetto.
Il legislatore francese si è inizialmente concentrato su smartphone, notebook e TV (oltre che su lavatrici e rasaerba elettrici): in futuro lo stesso adempimento potrebbe essere esteso ad ulteriori categorie di prodotti.
Lo scopo delle etichette che riportano l’indice di riparabilità è quelle di prolungare la vita dei dispositivi che integrano parti elettroniche orientando la scelta dei consumatori verso quegli oggetti che sono stati progettati per risultare più facilmente riparabili in caso di guasto. La finalità è quella di evitare che certi dispositivi vengano “rottamati” troppo presto e allo stesso tempo evitare le spreco di risorse naturali necessarie per produrre i sostituti.
Le schede contenenti gli indici di riparabilità per tutti gli iPhone e i MacBook interessati dal provvedimento francese sono consultabili cliccando qui: il giudizio finale è composto da diversi parametri quali la documentazione disponibile per le attività di riparazione, la semplicità della procedura di accesso alle parti interne del dispositivo e al disassemblaggio, la disponibilità dei ricambi, il prezzo praticato sulle parti di ricambio, assistenza, disponibilità di aggiornamenti, possibilità di ripristino del dispositivo.
Nel caso di Apple cliccando sul sito francese, scegliendo ad esempio un iPhone, cliccando sul pulsante Acheter per acquistarlo quindi scegliendo modello, colore, dotazione in termini di RAM e rispondendo Non alla domanda Avez-vous un iPhone à faire reprendre?, scorrendo la pagina apparirà la valutazione ottenuta dal dispositivo (indice di riparabilità).
Selezionando ad esempio un iPhone 11 apparirà il poco incoraggiante risultato 4,6/10.
La startup Spareka, che mette a disposizione degli interessati soluzioni per riparare autonomamente i dispositivi elettronici (una sorta di iFixIt francese) ha pubblicato un sito che raccoglie gli indici di riparabilità di tanti modelli di smartphone oggi disponibili sul mercato. Il sito non risulta, a tratti, raggiungibile probabilmente perché preso d’assalto dopo la pubblicazione dei primi indici di riparabilità.