Era stata presentata a marzo scorso e oggi Tim Cook l’ha annunciata in via ufficiale: stiamo parlando di Apple Card, una carta di credito strettamente collegata con i servizi della Mela con cui la società si appresta a diventare un po’ una banca.
Snaturata la mission di Apple? Un po’ forse sì. Perché per realizzare Apple Card la società di Cook ha dovuto allearsi con Goldman Sachs e inventarsi un meccanismo per provare a fidelizzare ancor di più i suoi utenti.
Sì perché la nuova Apple Card, che per il momento è stata presentata negli Stati Uniti ma che nel prossimo futuro dovrebbe arrivare anche in Italia, vuole essere una sorta di ponte tra il mondo dei negozi fisici, l’ecommerce non-Apple, i siti compatibili con Apple Pay e tutti i servizi della società di Cupertino.
Per questo motivo, per rendere la carta immediatamente appetibile, Apple richiederà poche informazioni al momento della sottoscrizione. Accessibile da parte di tutti i possessori di un iPhone, la Apple Card non impone rigorosi requisiti come le carte premium più famose. Goldman Sachs verificherà la richiesta avanzata da ciascun utente in tempo reale verificando alcuni dati personali.
La Apple Card sarà sia virtuale che fisica: sarà infatti sia collegata al Wallet che inviata all’indirizzo postale specificato dal richiedente. Non avrà stampato alcun numero sopra di essa e non sarà contactless (anche se può essere usata in maniera indipendente rispetto al telefono), proprio con l’evidente obiettivo di spronare gli utenti a usare l’iPhone per la conferma di qualunque transazione.
Alla Apple Card sono comunque associati tre numeri: il primo è collegato con lo smartphone, il secondo è quello attribuito alla carta fisica e il terzo è un numero virtuale che può essere utilizzato con quei siti di ecommerce che non supportano Apple Pay. La carta in sé non ha data di scadenza e non usa un codice di sicurezza ma può comunque essere disattivata con un solo tocco dall’app installata sull’iPhone nel caso in cui si dovesse perderla.
L’interfaccia della Apple Card nell’app Wallet è ben realizzata: fornisce informazioni dettagliate sugli acquisti e utilizza l’apprendimento automatico per ripulire i nomi dei negozi e generare report di facile consultazione.
A fronte dell’utilizzo della Apple Card non viene addebitata alcuna commissione e l’azienda di Tim Cook assicura che nessun dato sarà riutilizzato a fini pubblicitari o condiviso con terze parti. La stessa Goldman Sachs ha firmato una sorta di accordo di riservatezza che obbliga la banca d’affari ad elaborare i dati degli utenti esclusivamente per le finalità legate alla gestione delle singole transazioni.
A tutti gli utilizzatori della sua carta di credito Apple garantisce il 3% su qualunque acquisto effettuato per servizi erogati direttamente dalla Mela, il 2% su qualsiasi transazione Apple Pay e l’1% sugli acquisti effettuati con la carta fisica o utilizzando il numero della carta virtuale. Gli accrediti vengono erogati a cadenza giornaliera sull’account Apple Pay.
La nuova carta di credito di Apple viene oggi distribuita in versione di anteprima a un numero limitato di utenti che ne avevano fatto domanda. Entro la fine del mese diverrà disponibile per tutti i possessori di iPhone negli Stati Uniti. A conferma che l’arrivo è previsto anche in Italia, la società ha registrato nel nostro Paese Apple Card e le altre denominazioni strettamente correlate come marchi.