Microsoft potrebbe esigere da Samsung un importo compreso tra 10 e 15 dollari per ogni dispositivo Android messo in commercio. Dopo aver siglato un importantissimo accordo con il produttore taiwanese HTC (ved., a tal proposito, questo nostro articolo), il colosso di Redmond avrebbe iniziato a porre nel mirino Samsung. Per mettersi al riparto da contestazioni in tema di violazione di brevetti detenuti da Microsoft, HTC si è infatti già accordata con Microsoft ottenendo il via libera per la produzione e la vendita di device a cuore Android.
Secondo le stime elaborate da un analista di Citigroup, il business legato Android sarebbe per Microsoft ancor più lucrativo, almeno per il momento, rispetto a quello derivante dalla commercializzazione delle licenze Windows Phone 7. Stando ai numeri elaborati dagli analisti (ved. questa pagina di approfondimento), l’azienda guidata da Steve Ballmer avrebbe rimpinguato le proprie casse con una somma pari, addirittura, a 150 milioni di dollari. Tale importo deriverebbe dagli “oboli” versati a Microsoft sotto forma di royalty.
Samsung è riuscita a vendere, in appena sette mesi, oltre 10 milioni di Galaxy S e 3 milioni di Galaxy S 2 in meno di un bimestre. Stando alle valutazioni degli analisti, la società coreana potrebbe aver venduto, complessivamente, 19 milioni di smartphone Android soltanto nel trimestre aprile-giugno e presto potrebbe diventare il primo produttore al mondo sopravanzando Nokia.
Cifre da capogiro che, secondo l’agenzia di stampa Reuters – citando fonti non ben identificate – potrebbero aver indotto i vertici di Microsoft a bussare alle porte di casa Samsung.
Proprio nelle scorse ore Microsoft aveva annunciato di aver raggiunto un altro accordo in materia di proprietà intellettuale relativamente a device basati sul sistema operativo Android: la taiwanese Wistron Corporation ha accettato l’intesa con il gigante di Redmond per ciò che concerne la produzione di tablet, smartphone ed e-readers.