Esattamente due anni fa quella di Jeff Bezos sembrava una boutade, una provocazione, che fu poi criticata da alcuni dei principali rivali di Amazon (I droni di Amazon consegneranno le spedizioni in 30 minuti.
In realtà, l’idea della realizzazione di un drone capace anche di consegnare spedizioni in maniera del tutto automatica non soltanto è stata ulteriormente sviluppata dai tecnici di Amazon ma è stata anche abbracciata, per esempio, da Google: Droni Google per le consegne a partire dal 2017.
Amazon proprio in questi giorni ha mostrato il primo nuovo prototipo funzionante di Prime Air, drone attualmente in fase di sviluppo ed ottimizzazione negli Stati Uniti, nel Regno Unito ed in Israele.
Stando a quanto riferito dai portavoce dell’azienda, se le autorità concedessero il loro “via libera”, Prime Air potrebbe diventare presto operativo, almeno per una serie di sperimentazioni “pratiche”.
L’ultimo prototipo di Prime Air si presenta come un drone di dimensioni più ampie, dotato di un sistema di propulsione che permette di al dispositivo di innalzarsi in volo verticalmente – similmente a quanto può fare un elicottero -.
Un secondo sistema di propulsione, orizzontale, permette il volo fino al luogo di destinazione.
Pesante meno di 25 kg ed in grado di volare ad una quota inferiore ai 120 metri, Prime Air integra una funzione “sense and avoid“, capace di rilevare eventuali ostacoli ed evitarli, sia durante la fase di volo che quella di atterraggio.
Stando a quanto riferito, i destinatari della merce potrebbero essere tenuti ad indicare le coordinate geografiche di una zona adatta all’atterraggio senza problemi del drone di Amazon.
Maggiori informazioni sono pubblicate sul sito di presentazione del progetto Prime Air.