La “zecca” di Amazon ha stampato la sua moneta virtuale. Si chiama Amazon Coin; ogni moneta varrà, al cambio, un centesimo di dollaro. La società statunitense, fondata da Jeff Bezos nel 1994, leader nel commercio elettronico ed attiva nel segmento del cloud computing e dei dispositivi mobili, darà il via all’esperimento nel corso del prossimo mese di maggio e regalerà alcuni “coins” a tutti i possessori dei device della linea Kindle Fire. I nuovi Amazon Coins potranno poi essere spesi per acquistare online applicazioni, giochi, libri ed altre tipologie di contenuti. Non è dato sapere quante monete regalerà Amazon ai suoi clienti ma la società parla di un equivalente pari a milioni di dollari.
Pagamenti attraverso gli “Amazon Coins” saranno effettuabili solo da parte degli utenti statunitensi (solo se l’iniziativa avrà successo sarà molto probabilmente estesa agli altri Paesi) evitando quindi anche versamenti diretti mediante carta di credito.
Battere moneta virtuale può rivelarsi, per Amazon, una trovata geniale: i suoi “coins” restano memorizzati sui suoi server fintanto che un utente od uno sviluppatori non decideranno di trasformarli in moneta reale, selezionando una delle valute disponibili.
Per gli sviluppatori – si tiene a precisare dalla società – non cambierà nulla: gli utenti potranno decidere di continuare a pagare con carta di credito (almeno per i primi tempi) oppure scegliere se versare monete virtuali (un’applicazione che costa 3,99 dollari dovrà essere pagata con 399 Amazon Coins). Anzi, gli sviluppatori potranno attivare meccanismi di compravendita basati sullo scambio di Amazon Coins direttamente nelle loro applicazioni.
Amazon ha realizzato “in casa” ciò che BitCoin rappresenta a livello globale (ne avevamo parlato nell’articolo Cracker rubano monete virtuali Bitcoin per 90.000 dollari).
Battendo sul tempo le società rivali, Amazon cerca di costruirsi la sua economia eliminando in un colpo solo intermediazioni bancarie, commissioni e carte di credito.