L’architettura big.LITTLE di ARM fu lanciata nel 2011 e rappresentò un’importante pietra miliare nel mondo dei SoC per i dispositivi mobili: essa permette infatti di abbinare – in unico chip – core meno prestazionali ma più parsimoniosi in termini di consumi energetici a core più performanti e, ovviamente, maggiormente impattanti sull’autonomia della batteria. A seconda dei carichi di lavoro, il SoC può eventualmente richiamare l’utilizzo dei core maggiormente prestazionali.
Intel Alder Lake sarà la microarchitettura proposta dall’azienda di Santa Clara che si ispirerà al design dei SoC per i dispositivi mobili portando le innovazioni che li contraddistinguono al mondo dei processori per PC.
Sapevamo già che Intel stava lavorando su questo tipo di processori sulla scia della filosofia big.LITTLE e la piattaforma Lakefield dedicata ai dispositivi pieghevoli con Windows 10X (come il Surface Neo) ne è un buon esempio. Secondo fonti vicine alla società, tuttavia, Intel dovrebbe però estendere lo stesso concetto all’offerta per i PC.
Il Core i5-L16G7 (“Lakefield”) è il primo processore di casa Intel a combinare core diversi, cosa mai fatta in passato, ma con Alder Lake si andrà abbondantemente oltre portando le peculiarità di configurazioni atipiche anche su sistemi desktop e notebook.
Secondo le indiscrezioni, gli ingegneri starebbero lavorando su molteplici configurazioni: quella 8+8+1 spicca tra le altre poggiando su 8 core ad alte prestazioni, 8 core a ridotto consumo energetico e GPU integrata.
Resta da vedere se i 16 core potranno lavorare insieme o se venissero alternativamente disattivati a seconda dello specifico compito da svolgere.
I processori Alder Lake dovrebbero arrivare sul mercato in configurazioni con TDP pari a 80W o 150W, soluzioni ideali per il segmento dei notebook e dei convertibili e 2-in-1.
In termini di tempistiche, i processori Alder Lake dovrebbero precedere la piattaforma Rocket Lake, considerata come quella che raccoglierà l’eredità dell’attuale Comet Lake. Ci vorranno comunque ancora anni prima che tutto sia pronto e le date di lancio degli Alder Lake dipenderanno anche dall’efficacia con cui Intel riuscirà a gestire e superare i problemi legati al passaggio al processo produttivo a 10 nm.
L’investimento per la successiva (e possibilmente rapida) migrazione ai 7 nm sarà particolarmente aggressivo da parte di Intel: vedere I processori Intel a 10 nm saranno una breve parentesi: si guarda ai 7 nm entro fine 2021.
Sembra inoltre che gli Alder Lake utilizzeranno un socket nuovo, LGA 1700, presupponendo quindi l’acquisto di nuove schede madri dedicate da parte degli utenti finali.
A breve debutteranno i processori della serie Comet Lake-S con il nuovo socket LGA 1200 e i chipset della serie 400 (Z490, B460 o H410), incompatibili con le piattaforme precedenti. Se questo cambiamento è già controverso, è facile immaginare cosa potrebbe accadere in soli tre anni se le schede madri dovessero essere nuovamente da sostituire per via del debutto del socket LGA 1700.
Tutto ciò che abbiamo descritto è frutto di indiscrezioni e voci di corridoio: al momento Intel non ha né confermato né smentito le informazioni circolate in rete.