A fine agosto 2019, Microsoft ha iniziato a distribuire attraverso Windows Update un nuovo aggiornamento per Windows 10 (KB4512941) che non risolve alcuna problematica di sicurezza ma che invece corregge alcuni comportamenti anomali di diversi componenti software.
Come tutti gli aggiornamenti che non vengono distribuiti nel corso del secondo martedì del mese, quello rilasciato il 30 agosto è un aggiornamento considerato come “differibile” e da applicarsi a discrezione dei singoli utenti.
Diversi utenti di Windows 10 hanno però segnalato utilizzi importanti della CPU con picchi al 100% da parte del processo SearchUI.exe
, correlato con il funzionamento di Cortana.
Stando alle verifiche effettuate, il problema si presenta sui sistemi di quegli utenti che hanno deciso – tramite una modifica della configurazione del registro di Windows 10 o una policy di gruppo – di bloccare l’invio a Bing delle varie ricerche. In queste situazioni si manifesta un utilizzo anomalo del processore.
Per risolvere il problema si poteva riattivare (anche temporaneamente) la ricerca su Bing, modificare la cache di Cortana e ripristinarne una versione precedente oppure disinstallare l’aggiornamento KB4512941.
La prima operazione si concretizza con l’impostazione a 1 del valore BingSearchEnabled
nella chiave HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Search
del registro di sistema.
In alternativa, era possibile rimpiazzare il contenuto della cartella Windows\SystemApps\Microsoft.Windows.Cortana_cw5n1h2txyewy\cache
con una copia contenuta in \Windows.old
.
Aggiornamento: dopo aver confermato l’esistenza del bug, Microsoft ha iniziato la distribuzione di una patch correttiva contraddistinta dall’identificativo KB4515384. L’aggiornamento è stato rilasciato durante il “patch day” di settembre, il 10 settembre 2019.