Tra la tarda serata di ieri e questa notte si era diffusa la notizia che Adobe avesse rilasciato sul web, a titolo completamente gratuito, versioni “datate” – ma ancor’oggi completamente funzionanti – di alcuni suoi software: Creative Suite 2, Acrobat Pro 8.0, GoLive CS2, Illustrator CS2, InDesign CS2, PhotoShop CS2, PhotoShop Elements 4.0/5.0, Premiere Pro 2.0 ed altri ancora. Due pagine web, l’una in inglese, l’altra in italiano, permettono di scaricare le varie applicazioni: accanto a ciascuna di esse è riportato il corrispondente numero seriale per l’installazione del prodotto.
Decine di siti web hanno subito fatto a gara per pubblicare il titolo più sensazionalistico: “il regalo di Adobe, arriva dopo Natale“, “Adobe rilascia PhotoShop a titolo gratuito“, “Adobe ha un regalo a tutti gli utenti” è così via. In realtà, non sembra accaduto nulla di tutto ciò.
I software pubblicati nelle due pagine per il download, sul sito ufficiale di Adobe, seppur ormai piuttosto datati, sono tutt’altro che abandonware. La società californiana non ha voluto fare un regalo inaspettato ma, attraverso le parole di Dov Isaacs – uno dei principali ingegneri dell’azienda – (vedere questa nota apparsa sul forum di Adobe), ha chiarito che i file d’installazione e i numeri seriali sono riservati a coloro che dispongono già di una regolare licenza d’uso per i prodotti pubblicati in questa pagina ed a questo indirizzo.
Perché, allora, Adobe ha allestito una pagina accessibile pubblicamente nella quale figura, in chiaro, una ricca lista di numeri di serie? La spiegazione è semplice: dal 13 dicembre scorso, Adobe ha deciso di disattivare i server che, sino a poche settimane fa, consentivano l’attivazione dei prodotti software della linea CS2. “Ci volevamo assicurare che i nostri clienti, seppur utenti di vecchie versioni dei nostri software, restassero comunque in grado di utilizzare correttamente le applicazioni per le quali era stata a suo tempo acquistata una licenza“, scrive Adobe in un successivo intervento, ripreso anche nel blog dell’azienda.
“Avete titolo per scaricare ed installare i prodotti utilizzando i numeri seriali indicati solo se disponete di una valida licenza d’uso del prodotto“, ha ulteriormente puntualizzato Isaacs.
Molte testate, principalmente straniere, sono state tratte in inganno dal fatto che Adobe non ha inserito alcuna nota nella pagina che offre i link diretti per il download.