Aveva fondato Microsoft insieme con Bill Gates nel 1975 commercializzando dapprima un linguaggio di programmazione BASIC per poi consegnare a IBM, all’inizio degli anni ’80, la prima versione del sistema operativo DOS compatibile con i processori Intel 8080. Allen fu l’artefice di un accordo con Tim Paterson, programmatore, ingegnere e progettista che realizzò QDOS (Quick and Dirty Operating System) con l’obiettivo di risolvere il problema dell’indisponibilità di un sistema operativo compatibile con la nuova architettura x86 di Intel.
La licenza di QDOS costò a Micro-Soft (allora si chiamava così, con il “trattino”) circa 75.000 dollari ma fu proprio grazie all’accordo siglato da Allen che l’azienda poté fornire il sistema operativo DOS a IBM. Un’operazione che di fatto permise a Gates e Allen di fondare un vero e proprio impero.
A 29 anni ad Allen fu diagnosticato un linfoma non-Hodgkin (LNH) e da quel momento il co-fondatore di Microsoft fu costretto ad allontanarsi dall’azienda per potersi curare.
Trascorsi due anni fondò Asymetrix, la sua società specializzata sul software, per poi dirigere Microsoft nel 1990 quando MS-DOS era ormai utilizzato da 30 milioni di utenti in tutto il mondo e in concomitanza con il lancio di Windows 3.0 e Office.
Sempre nel 1990 Allen diede vita a Vulcan Ventures, una società a fondi di rischio specializzati in servizi di connettività via cavo a banda larga.
Nel 2000 Allen rassegnò le sue dimissioni ma continuò a seguire le attività di Microsoft come consulente esterno.
Dopo il moderato ottimismo che aveva manifestato nelle scorse settimane circa il suo stato di salute e le nuove cure che aveva intrapreso, Allen lascia questo mondo all’età di 65 anni.
Si stima che al momento del decesso Allen fosse il 46esimo uomo più ricco al mondo, con un patrimonio stimato in circa 20,3 miliardi di dollari, compreso un portafoglio formato da 100 milioni di azioni Microsoft.
Nel 2010 Allen si è impegnato a donare in beneficenza gran parte del suo patrimonio e durante la sua vita l’informatico e imprenditore statunitense avrebbe complessivamente elargito – attraverso la sua fondazione Paul G. Allen Family Foundation – 2 miliardi di dollari per attività benefiche, per ricerca e l’istruzione.