Intel Optane Memory è una tecnologia che è stata introdotta come una vera rivoluzione per il mondo dello storage. Essa si basa sul progetto 3D XPoint, frutto della collaborazione tra Intel e Micron: Intel Optane Memory ovvero come accelerare le prestazioni del sistema.
Come abbiamo spiegato a suo tempo, Optane velocizza drasticamente le attività di lettura e scrittura sui sistemi che fanno uso di hard disk tradizionali e SSD SATA rendendo più facilmente disponibili e velocemente accessibili quei dati che si utilizzano più spesso.
A distanza di cinque anni dalla presentazione delle prime soluzioni Optane, Intel dice addio al mercato consumer. L’azienda di Santa Clara cesserà infatti la produzione delle serie Optane Memory M10, 800P, 900P e 905P astenendosi in futuro dalla commercializzazione di prodotti simili per il mercato mainstream.
Utilizzare un sistema di caching intelligente come quello di Optane era un’idea sulla quale si stava lavorando da tempo per ottenere maggiori prestazioni sfruttando contemporaneamente i vantaggi in termini di capacità e di costi offerti dai dischi fissi tradizionali. Con l’avvento di unità SSD sempre più performanti, ormai sempre dotate di una cache aggiuntiva seppur di piccole dimensioni ma molto veloce, Optane Memory inizia ad essere un concetto superato. Anche perché l’utilizzo di schede madri basate su interfaccia PCIe e protocollo NVMe (Come verificare se il PC è compatibile PCIe NVMe) ha di fatto messo da parte la necessità di ricorrere a strumenti come Optane.
La decisione assunta da Intel riguarda soltanto le singole unità Optane (quelle che rivestono solamente il ruolo di cache) e non le unità SSD dell’azienda di Santa Clara che forniscono funzionalità di storage archiviazione e che usano questa tecnologia come cache. In questo caso la commercializzazione di nuove unità a stato solido ovviamente proseguirà.
Intel Optane Memory H10, ad esempio, è un modulo M.2 standard che utilizza l’interfaccia PCIe 3.0 x4 NVMe combinando le capacità di memorizzazione di un SSD con memoria QLC 3D NAND ai vantaggi della cache veloce Optane.
In questo caso la cache Optane viene utilizzata come supporto per la memorizzazione temporanea dei blocchi di dati più frequentemente oggetto di accesso (non necessariamente interi file). Mentre i chip NAND QLC vengono utilizzati per lo storage vero e proprio, i bit più spesso utilizzati vengono copiati nella memoria Optane.
L’abilità della cache Optane, a elevate prestazioni (grazie anche alla bassa latenza), permettono di mantenere ai massimi livelli le performance degli SSD anche con carichi di lavoro pesanti, multipli e contemporanei. Ed è proprio questa la direzione verso la quale stanno guardando le soluzioni Intel Optane per il segmento consumer e semiprofessionale.