Dal 15 giugno 2017 gli utenti che si sposteranno per l’Europa con il proprio cellulare o smartphone dotato di SIM italiana non pagheranno più alcun sovrapprezzo. L’abolizione del roaming configurerà l’intero territorio europeo come una sola unica grande nazione entro la quale si potranno effettuare e ricevere chiamate nonché collegarsi alla rete Internet alle stesse condizioni e tariffe dell’operatore telefonico del Paese di provenienza.
In altre parole, ogniqualvolta che si varcheranno i confini italiani (a patto di restare in ambito europeo), gli utenti potranno continuare ad usare i piani tariffari prescelti esattamente come se ci si trovasse in una qualunque delle nostre città.
La novità di queste ore, tuttavia, è che la Commissione Europea ha deciso di fornire alcune tutele anche agli operatori mobili. L’utilizzo di una SIM italiana, infatti, dovrebbe continuare a essere sempre utilizzata prevalentemente sul suolo nostrano. Così come per le SIM attivate negli altri stati membri.
È cosa nota che le tariffe praticate dagli operatori francesi sono le più economiche in assoluto: un utente italiano potrebbe allora, ad esempio, attivare una SIM in Francia e servirsene in Italia per chiamare e collegarsi a Internet alle tariffe più basse.
Un’eventualità che la Commissione Europea ha deciso di prevenire in modo da evitare che si ingenerino pesanti squilibri sulle condizioni di mercato.
Stando a una proposta che deve essere comunque ancora approvata (e, molto probabilmente, lo sarà nella seduta del prossimo 15 dicembre): gli utenti potranno godere della completa abolizione del roaming in uno stato membro diverso da quello di provenienza per 90 giorni l’anno. Dopo 30 giorni di utilizzo della SIM in un altro Paese europeo, inoltre, sarà necessario riattestare tale SIM su un ponte radiomobile italiano; in caso contrario, gli operatori avranno il diritto di applicare un sovrapprezzo massimo di 4 centesimi di euro al minuto, di un centesimo per SMS e di 0,85 centesimi al megabyte.
È data facoltà agli operatori di estendere il periodo di 90 giorni.