Dopo la presentazione di luglio 2019, arrivano le prime conferme circa il lancio del nuovo connettore ATX12VO nel corso di quest’anno. Presentato da Intel, il connettore introduce cambiamento radicale nel design del PC, almeno dal punto di vista delle alimentazioni, con la necessaria riprogettazione di alimentatori, schede madri e anche del restante hardware. La novità interesserà tutti i componenti che dispongono di connettori di alimentazione.
La lettera “O” finale sta per “only“, a significare che il nuovo connettore offrirà soltanto l’alimentazione +12V per la scheda madre, la scheda grafica, lo storage e così via accantonando le tensioni +3,3V e +5V utilizzate negli attuali alimentatori (PSU): Alimentatore PC, come sceglierlo e sostituirlo.
Il ben noto connettore rettangolare ATX 20+4 pin verrà sostituito, nei nuovi alimentatori, con uno molto più piccolo a 10 pin (in figura lo schema del connettore) in grado di fornire tutta l’energia necessaria. Il connettore EPS 4+4 pin verrà mantenuto seppur considerato opzionale e quindi utilizzato solo in sistemi di fascia alta.
Come abbiamo visto nell’articolo PC si accende da solo, come risolvere, anche nella modalità di ibernazione del sistema, la circuiteria è comunque alimentata tramite pin +5VSB (standby power). Esso sarà sostituito con un pin 12VSB.
Per i dispositivi SATA, compresi gli SSD, che richiedono un ingresso a 5V, l’alimentazione sarà fornita dalla scheda madre piuttosto che derivata direttamente dall’alimentatore. Intel suggerisce che le schede madri dispongano di connettori di alimentazione SATA installati vicino ai connettori dati SATA in modo da semplificare le cose.
Inizialmente lo standard ATX12VO sarà utilizzato quasi esclusivamente nei sistemi OEM così da contenere anche gli investimenti iniziali dei produttori hardware. Successivamente, gli alimentatori basati sul nuovo connettore diverranno maggiormente mainstream e sul mercato inizieranno ad apparire le prime schede madri compatibili.
Nel corso degli anni gli alimentatori sono cambiati molto e i produttori si sono concentrati sulla conversione diretta AC-DC a 12V (12VDC) per poi passare dalla tensione di 12V a quelle a 5V e 3,3V. Lo standard ATX12VO eliminerebbe quest’ultimo passaggio lasciando alla scheda madre il compito di effettuare la conversione (cosa che già viene comunque effettuata).
L’obiettivo consiste nel semplificare la progettazione interna dei sistemi informatici riducendo l’impiego di cavi e connettore con un abbassamento dei costi e un miglioramento significativo dell’efficienza: meno conversioni di tensione implicano meno perdite in termini di potenza e quindi maggiore efficienza. Lo scotto si pagherà in termini di una maggiore complessità delle future motherboard.
Per maggiori informazioni, è possibile fare riferimento a questo articolo e al white paper di Intel.