ARM intende esplorare sempre più nuovi mercati tendendo la mano ai tanti produttori che cercano un’alternativa alla piattaforma x86 per i sistemi desktop e i portatili. Apple ha già avviato “la rivoluzione” confermando che la prossima gamma di sistemi Mac userà un processore “personalizzato” dall’azienda di Cupertino fatto derivare dal design ARM: Apple: addio ai processori Intel. Per i nuovi Mac verranno usati SoC ARM.
Mentre il dominio ARM in ambito smartphone e tablet è praticamente assoluto, sui PC la presenza dei SoC realizzati partendo dalla proprietà intellettuale della società britannica recentemente passata nelle fila di NVidia è ancora molto limitata (Chromebook e sistemi basati su processore Qualcomm e Windows on ARM).
ARM vuole adesso cavalcare l’onda provocata dalla decisione di Apple e spingere altri produttori hardware a seguirne l’esempio (nell’articolo Huawei vede a rischio il suo accesso ai SoC ARM dopo l’acquisizione da parte di NVidia abbiamo parlato del modello di licensing applicato da ARM).
Il nuovo SoC Cortex-A78C fa parte della famiglia di chip introdotta in primavera ma è progettato specificamente per dispositivi più performanti degli smartphone.
Cortex-A78C vanta una cache più ampia (L3 da 8 MB) e supporta fino a 8 core di più generose dimensioni così da ottimizzare le prestazioni sui notebook.
Prodotto usando un processo litografico a 5 nm, secondo ARM un SoC come il Cortex-A78C sarebbe adatto a gestire carichi di lavoro pesanti come quelli attivati da applicazioni professionali di produttività e dai videogiochi più complessi.
La GPU è una Mali-G78, nuova generazione che aumenta le prestazioni del 25% rispetto alla precedente Mali-G77, supporta fino a 24 core grafici che possono funzionare in modo asincrono e presenta numerose ottimizzazioni per bilanciare potenza e prestazioni.
A proposito di consumi il SoC ARM Cortex-A78C sarà ovviamente più impattante rispetto alle versioni destinate agli smartphone ma l’autonomia sarà comunque superiore a quella assicurata dalla piattaforma x86.
Il versante performance sarà invece tutto da verificare: finora i SoC Qualcomm che equipaggiano i sistemi Windows on ARM non hanno garantito l’esperienza d’uso prevista. Vedremo quindi se i nuovi Cortex-A78C riusciranno a far registrare prestazioni convincenti in ambito PC.