AMD ha annunciato quello che viene presentato come il processore con le migliori prestazioni, la migliore architettura e un vantaggioso TCO (total cost of ownership; si parla di una riduzione fino al 50%) per il segmento dei datacenter: AMD EPYC 7002.
L’annuncio dei nuovi processori EPYC, fino ad oggi conosciuti con il nome in codice “Rome“, è una conferma per AMD che è tornata a far sentire la sua voce in maniera davvero efficace anche nel mercato datacenter.
Basti pensare che Google ha già annunciato l’utilizzo di processori EPYC di seconda generazione per la sua infrastruttura interna a livello di datacenter e ha anticipato che alla fine del 2019 le stesse CPU saranno utilizzate per offrire nuove soluzioni cloud basate sulla piattaforma Google Compute Engine.
Twitter sta attualmente utilizzando i processori EPYC di seconda generazione per migliorare il TCO dei suoi datacenter del 25% mentre HPE (Hewlett Packard Enterprise) e Lenovo hanno annunciato l’immediata disponibilità di nuove soluzioni basate sugli EPYC di casa AMD.
I processori appena presentati saranno usati anche da aziende del calibro di Microsoft Azure, Cray e Dell.
La serie di processori AMD EPYC 7002 offre modelli con un massimo di 64 core fisici, capaci di migliorare del 23% il numero di istruzioni per clock (IPC) e con una cache L3 volte più ampia rispetto alla generazione precedente.
Gli EPYC 7002 sono inoltre le prime CPU per il mercato server realizzate con un processo costruttivo a 7 nm nonché le prime della loro categoria a supportare le memorie DDR4-3200.
Grazie alla AMD Infinity Architecture i nuovi EPYC superano i limiti fino ad ora registrati nel campo delle CPU x86 offrendo una maggiore capacità di calcolo e riducendo significativamente tempi di accesso e latenze. Oltre a fornire l’ampiezza di banda più elevata nella loro categoria, gli EPYC di seconda generazione integrano anche il supporto per le tecnologie più recenti, tra cui PCIe 4.0.
AMD ha inoltre implementato un sottosistema di sicurezza integrato al livello del silicio e funzioni di sicurezza avanzate come Secure Memory Encryption e Secure Encrypted Virtualization che aiutano i clienti a proteggere i loro dati più importanti.
I primi test svolti sul modello di punta, la CPU EPYC 7742 a 64 core fisici, hanno evidenziato performance nettamente superiori rispetto a due processori Intel Xeon Platinum 8280 da 28 core fisici ciascuno. In alcuni frangenti le performance dell’EPYC 7742 sarebbero migliori del 50% rispetto ai due processori Intel in coppia. Considerando che la CPU di casa AMD costa 6.950 dollari mentre i due Intel circa 20.000 dollari, ci si attende che l’interesse commerciale su EPYC 2 sarà davvero molto elevato.
L’unico tallone d’Achille potrebbe essere l’esecuzione delle istruzioni AVX, ma anche in questo scenario gli EPYC 7742 si pongono sullo stesso piano rispetto agli Intel Xeon Platinum 8280 nella gestione delle istruzioni AVX-512: il rapporto qualità-prezzo rimane quindi vantaggioso. Parlando di latenze i valori rilevati nel caso dei nuovi EPYC a volte sono leggermente inferiori, altre leggermente superiori rispetto alla concorrenza ma in generale la potenza degli EPYC 2 appena presentati non lascia spazio ad alcuna discussione.
Il “modello d’ingresso”, EPYC 7232P, destinato a computer evoluti e piccole macchine server costa appena 450 dollari.
Maggiori informazioni sui processori EPYC di seconda generazione sono disponibili sul sito AMD a questo indirizzo.