Oggi AMD ha rilasciato i nuovi processori desktop AMD Ryzen 9 5950X, Ryzen 9 5900X, Ryzen 7 5800X e Ryzen 5 5600X che stando a quanto dichiarato offrono fino al 26% di prestazioni in più rispetto alle generazione precedente.
Ne avevamo parlato al momento della presentazione (AMD presenta l’architettura Zen 3 e i nuovi processori Ryzen 5000) per poi condividere i primi dati in termini di performance: Il processore AMD Ryzen 9 5950X batte tutti i record velocistici.
I processori della nuova gamma AMD Ryzen sono quindi acquistabili da oggi a partire da 259 euro più IVA presso i principali negozi fisici e sugli store online.
AMD ricorda che le schede madri della serie 500 sono già pronte per i processori desktop Ryzen 5000 con un semplice aggiornamento del BIOS: l’azienda di Sunnyvale sottolinea che l’ecosistema comprende più di 100 motherboard serie 500 di tutti i principali produttori. Il supporto per le schede madri AMD serie 400 arriverà entro gennaio 2021 con la collaborazione dei partner.
In generale sembra emergere che utilizzando la risoluzione Full HD il comportamento tra gli Intel Core di decima generazione e i “pari livello” AMD Ryzen 5000 sia sostanzialmente equivalente in ambito gaming. Con alcuni titoli come GTA 5 e Red Dead Redemption 2, i processori Intel risultano più “scattanti”.
Il tutto nonostante i Ryzen 5000 operino a una frequenza media inferiore quando sono al lavoro più di quattro core. Ciò è perfettamente comprensibile: il valore IPC migliore rispetto al passato compensa l’uso di frequenze di clock più basse.
Non tutti i test incoronano “prevalentemente” i nuovi processori di casa AMD. Le possibili spiegazioni sono molteplici: BIOS diversi che influenzano le prestazioni finali, differenti configurazioni di memoria (conosciamo già la dipendenza dell’architettura MCM di AMD dalle prestazioni che la memoria è in grado di assicurare) ed eventuali problemi di compatibilità a livello hardware e software.
AMD ha ancora una volta dalla sua un certo vantaggio in termini di prezzo. Le schede madri con un buon chipset per i Ryzen 5000 partono da 100 euro mentre ci vogliono 135 euro per i processori Intel.
In generale i nuovi processori Ryzen 5000 basati sull’architettura Zen 3 segnano un importante salto generazionale in termini di IPC che permette, stando “ai numeri” pubblicati da AMD, di superare finalmente Intel nelle prestazioni single-thread. Questo era, senza dubbio, il “conto in sospeso” che AMD aveva con la società di Santa Clara poiché l’architettura Zen 2 aveva già saputo mettersi in evidenza sul versante delle prestazioni multi-core, in fatto di efficienza termica ed energetica oltre che nel rapporto qualità-prezzo, almeno nella maggior parte dei casi.
Zen 3 parte da un profondo cambiamento a livello di silicio: viene rimossa la divisione dell’unità CCD in due blocchi CCX composti da quattro core e 16 MB di cache L3 ciascuno.
Con la nuova struttura ogni unità CCD integra otto core e 32 MB di cache L3 in un unico blocco riducendo la latenza nelle comunicazioni tra i core, migliorando la distribuzione del carico di lavoro tra di essi e consentendo a ciascuno di questi otto core di accedere ai 32 MB di cache L3 disponibili (in Zen 2 si era limitati all’utilizzo di 16 MB di cache L3).
È utile aggiornare un Ryzen 3000 sostituendolo con un nuovo Ryzen 5000?
I Ryzen 5000 sono compatibili con le schede madri B450 e superiori: un “incentivo” per molti che sono disposti a valutare un aggiornamento dei loro PC.
Va detto che tra i Ryzen 3000 e i corrispondenti successori della nuova gamma la differenza in termini di prestazioni non è probabilmente così marcata da giustificare l’investimento.
Ovviamente tutto cambia se si volesse valutare un balzo in avanti dalle precedenti generazioni: Ryzen 2000 e Ryzen 1000.
A questo proposito va evidenziato che le schede madri con chipset X370 o inferiore non sono compatibili con i Ryzen 5000.
A partire dal prossimo 18 novembre saranno disponibili sul mercato i primi due modelli delle nuove schede AMD Radeon RX 6000: AMD presenta le nuove schede grafiche Radeon RX 6000 basate su architettura RDNA 2.