Dopo il “fiasco” incassato nel 2011 con il lancio della microarchitettura Bulldozer e un periodo nero per l’azienda, negli ultimi anni AMD è letteralmente rinata riuscendo a recuperare il 30% nelle vendite di processori a livello mondiale secondo i dati diffusi da CPUBenchmark: Processori: AMD 30% del mercato. In arrivo Threadripper 3000 e APU per notebook a 7 nm.
Se allo stato di grazia di AMD si aggiunge anche l’incapacità di Intel di soddisfare adeguatamente la domanda di processori (vedere Intel si scusa perché non riesce ancora a soddisfare la domanda di processori), ben si comprende quanto le quote di mercato appannaggio dell’azienda guidata da Lisa Su siano destinate ad ampliarsi sotto la spinta dei nuovi Ryzen 3000, dei Threadripper 3000 e degli EPYC di seconda generazione per i lucrativi mercati server e data center.
Sebbene sia lecito attendersi una forte risposta da parte di Intel, anche sul versante dei prezzi, AMD deve ancora dimostrare di poter replicare il successo delle sue CPU desktop sull’importantissimo segmento dei notebook.
Per il momento, limitandosi all’ambito desktop, i numeri confermano una AMD in continua forte crescita. Esaminando i dati condivisi da Amazon in questa settimana del Black Friday, si apprende che negli Stati Uniti dei primi 10 processori desktop più venduti 8 sono a marchio AMD, 2 Intel.
La CPU più venduta in assoluto è il Ryzen 7 2700X seguita da Ryzen 5 2600 e Ryzen 5 3600. Al quarto posto si piazza il processore Intel Core i5-9600K.
Nel Regno Unito i primi tre posti della classifica sono occupati da Ryzen 5 3600, Ryzen 7 3700X e dal Core i7-9700K di Intel.
Anche secondo le statistiche mensili pubblicate da Mindfactory, le vendite dei processori Ryzen 3000 hanno raggiunto un record storico a settembre 2019 superando di gran lunga l’offerta di casa Intel.