AMD decide di fronteggiare le rivali NVidia e Intel anche su altri segmenti di mercato sui quali la presenza dell’azienda di Sunnyvale era finora piuttosto limitata o addirittura inesistente.
Gli FPGA (Field Programmable Gate Array) sono tra i componenti ad alte prestazioni più richiesti al mondo soprattutto in ambito data center e per le applicazioni di intelligenza artificiale.
Cinque anni fa Intel aveva acquisito il produttore di chip FPGA Altera che ha permesso all’azienda guidata oggi da Bob Swan di ritagliarsi subito una posizione di spicco.
Oggi AMD ha messo a segno un’importante contromossa aggiungendo Xilinx al suo portafoglio. L’accordo ha un valore di 35 miliardi di dollari che saranno corrisposti sotto forma di azioni AMD.
Non appena l’operazione sarà conclusa, gli azionisti di AMD deterranno circa il 74% del soggetto derivante dall’aggregazione delle due società mentre gli investitori di Xilinx il restante 26%.
Un accordo che dimostra quanto AMD sia determinata a investire nel mercato FPGA: Xilinx, infatti, non è soltanto una delle più importanti realtà del settore ma detiene una vasta proprietà intellettuale di grande interesse per l’azienda presieduta e amministrata da Lisa Su al fine dello sviluppo di nuove architetture.
L’acquisizione di Xilinx permetterà la realizzazione di circuiti integrati di ogni tipo che combineranno i dispositivi FPGA con le tecnologie di casa AMD usando sia strutture monolitiche che un approccio basato sull’impiego di moduli formati da più chip.
Se da un lato le due aziende hanno tutto l’interesse di unire le forze il più velocemente possibile, ci vorranno almeno due o tre anni prima di vedere i primi prodotti frutto della collaborazione tra le due realtà.