L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deciso di multare i principali quattro operatori di telefonia mobile italiani per una somma complessiva di 1.733.000 euro.
La nuova sanzione si riferisce ancora una volta ai cosiddetti servizi premium (giochi, video, oroscopi,…), spesso attivati inconsapevolmente toccando banner e popup durante la navigazione in Rete dai dispositivi mobili, usando la connessione dati dei vari operatori.
TIM, 3, Vodafone e Wind erano state sanzionate a gennaio per complessivi 5,1 milioni di euro: Antitrust, multa da 5,1 milioni a TIM, 3, Vodafone e Wind.
Adesso arriva un ulteriore “cartellino rosso”. I rappresentanti delle società si erano infatti impegnati a far sì che fossero adottati provvedimenti tecnici efficaci a prevenire ogni ulteriore addebito non richiesto.
Eppure, già in estate, a distanza di pochi mesi dalla decisione dell’AGCM, si sono susseguite molteplici segnalazioni di utenti che facevano presente come il fenomeno dell’attivazione non richiesta di servizi premium non fosse stato ancora debellato. Anzi (vedere Attivazione servizi non richiesti: AGCM indaga.
L’AGCM ha accertato che, anche successivamente all’approvazione delle delibere dell’Autorità, “i quattro operatori non hanno implementato un sistema idoneo a garantire l’acquisto consapevole dei servizi“, si legge. “A tal fine, viene considerato insufficiente digitare il tasto di attivazione una sola volta“.
Come più volte evidenziato, una possibile soluzione al problema sarebbe quella di obbligare tutte le società attive nel settore a richiedere l’esplicito inserimento del numero telefonico e la conferma con un clic. Inoltre, l’attivazione dovrebbe essere confermata via SMS sull’utenza indicata.
L’Autorità ha recentemente avviato un’ulteriore indagine sulla rimodulazione delle tariffe telefoniche a 28 giorni: AGCM e AGCOM indagano sulle tariffe mobili a 28 giorni.