Nonostante i “pro memoria” diramati da Microsoft e dalle aziende specializzate nello sviluppo di soluzioni per la sicurezza informatica, Windows XP è ancora utilizzatissimo presso enti pubblici, istituti di credito ed aziende di piccole e grandi dimensioni, in tutto il mondo.
Le statistiche suggeriscono che, a distanza di venti giorni dal ritiro definitivo del sistema operativo Microsoft, circa il 30% di tutti i sistemi utilizzati su scala planetaria sarebbero ancora basati su Windows. Sul versante aziendale, un gran numero di banche, compagnie aeree ed imprese di grandi dimensioni ancora fanno affidamento su macchine Windows XP, collegate alla propria infrastruttura.
Secondo le stime di alcuni esperti, i numeri potrebbero essere ancora maggiori, ben superiori a quel 30% che viene oggi registrato da NetApplications.
A livello mondiale circa il 95% dei Bancomat ancora utilizzerebbe Windows XP (il dato italiano non è stato ancora fornito). In questo caso, però, i rischi sarebbero inferiori perché i Bancomat sono sistemi molto controllati e poco esposti ad attacchi provenienti dall’esterno. Tipicamente, infatti, i Bancomat sono macchine autorizzate a comunicare solamente con certi indirizzi e a fare riferimento alla intranet dell’istituto di credito.
Oltreoceano, comunque, le autorità statunitensi hanno già avvisato gli istituti bancari: in caso di perdite di dati, ad esempio le informazioni relative alle carte di credito della clientela, dovute alla presenza di sistemi Windows XP nell’infrastruttura aziendale, le banche saranno chiamate a risponderne in sede di giudizio.
In Italia, dove l’attenzione è al momento concentrata su decine di altri problemi, non ci risulta siano state assunte misure similari. L’ufficio del Garante Privacy dispone comunque dei poteri per imporre delle linee guida a livello nazionale.
L’ultima novità è che diverse grandi aziende avrebbero stipulato un accordo speciale con Microsoft per continuare a ricevere aggiornamenti per la sicurezza di Windows XP anche dopo l’8 aprile prossimo.
Secondo Reuters tra le società vi sarebbero nomi molto noti; JP Morgan in testa. Anche nel Regno Unito numerose banche si sarebbero attivate per stipulare simili contratti con Microsoft: fra i nomi anglosassoni spiccano quelli di Lloyds Banking Group, Royal Bank of Scotland, HSBC, Barclays e Santander.
“Ci sono certamente aziende di grandi dimensioni che ancora non hanno completato la migrazione dei sistemi Windows XP e che stanno quindi acquistando supporto personalizzato“, ha confermato un portavoce Microsoft all’agenzia Reuters.
Nel nostro articolo Windows XP dopo aprile 2014: come mettere in sicurezza il sistema operativo abbiamo illustrato una serie di metodologie per evitare di correre rischi dopo l’8 aprile prossimo.
Nell’articolo Aggiornare Windows XP a Windows 7, Windows 8.1 o Linux abbiamo invece presentato una serie di suggerimenti e strategie per valutare l’aggiornamento da Windows XP ad una più recente versioni di Windows oppure ad una delle tante distribuzioni Linux disponibili online.