Opensignal ha pubblicato il resoconto della sua più recente indagine sulla connettività mobile. Obiettivo dell’indagine è stata la verifica delle prestazioni su rete 5G degli operatori di telefonia mobile italiani.
Le elaborazioni di Opensignal sono basate sull’attività di monitoraggio dell’applicazione installata dagli utenti su scala nazionale.
Ne è uscito un quadro in cui ciascuno dei vari operatori italiani si mette in evidenza per una specifica categoria soccombendo un po’ nelle altre.
Secondo Opensignal vincitrice incontrastata in termini di velocità in download e in upload è TIM che in 5G ha fatto segnare una velocità media in downstream di circa 274 Mbps. In seconda e terza posizione Vodafone e Iliad rispettivamente con 126,2 e 103,5 Mbps. Chiude Wind Tre con 64,7 Mbps.
Gli utenti TIM sono stati gli unici a superare 20 Mbps in upload su connessione 5G toccando quasi i 24 Mbps in media. Vodafone segue al secondo posto con 16,4 Mbps precedendo Wind Tre a 14,8 Mbps e Iliad a 10 Mbps.
Per quanto riguarda l’esperienza d’uso durante la fruizione di contenuti video e streaming Opensignal ha assegnato sia a TIM che a Vodafone lo stesso punteggio conferendo la palma d’oro ad entrambi gli operatori.
Iliad, TIM e Vodafone fanno segnare un ex aequo per quanto riguarda la qualità delle conversazioni.
Come estensione della rete 5G Wind Tre è però chiaramente in vantaggio rispetto ai suoi concorrenti. Secondo Opensignal gli utenti Wind Tre avrebbero trascorso il 22,3% del tempo con una connessione 5G attiva, quasi quattro volte di più rispetto agli utenti che hanno scelto Vodafone, seconda classificata.
Sul versante gaming TIM e Vodafone escono vittoriosi garantendo, allo stato attuale, la migliore esperienza possibile per gli amanti dei videogiochi online.
I quattro operatori mobili italiani hanno lanciato le loro reti 5G tra giugno 2019 e dicembre 2020 estendendo da allora i servizi di quinta generazione offerti ai rispettivi clienti.
Wind Tre ha recentemente dichiarato di coprire più del 95% della popolazione con il 5G DSS ovvero utilizzando frequenze sui 1800 MHz e 2600 MHz per il 4G e il 5G contemporaneamente delle quali è licenziataria. Wind Tre sta anche dispiegando su scala nazionale l’utilizzo delle bande di frequenza sui 3,7 GHz: in questo caso è al momento raggiunto circa il 40% della popolazione.
Iliad, TIM e Vodafone si sono concentrate sul lancio del 5G nelle principali città italiane utilizzando la banda dei 3,7 GHz.
Vodafone ha annunciato che la sua rete 5G sarà disponibile in 50-60 città entro la fine di quest’anno facendo segnare un notevole balzo in avanti rispetto alle 25 città di ottobre scorso.
TIM ha riferito che espanderà la sua offerta 5G a più di 20 città entro la fine del 2021 mentre Iliad offre connettività 5G in 27 città.
Iliad, TIM e Vodafone potranno utilizzare anche le frequenze sui 700 MHz, certamente più adatte per rendere più stabile il segnale 5G, ma dovranno aspettare fino al 1° luglio 2022 perché lo spettro diventi effettivamente disponibile. Per allora, infatti, i network televisivi dovranno rendere disponibili le frequenze fino ad oggi utilizzate per il digitale terrestre sui 700 MHz e “consegnarne l’utilizzo” agli operatori mobili licenziatari.
Nonostante gli operatori mobili italiani siano impegnati nella realizzazione delle loro reti 5G su scala nazionale, priorità è quella di assicurare connettività a banda ultralarga soprattutto lungo le principali linee ferroviarie e nelle aree scarsamente popolate per sostenere le economie rurali e ridurre il digital divide nelle zone non raggiungibili con la fibra ottica FTTH (Fiber-to-the-Home).
Il resoconto completo di Opensignal è consultabile a questo indirizzo.