Sono 1.138 i comuni che Telecom Italia e TIM hanno comunicato di aver già coperto con la tecnologia LTE (Long Term Evolution). Secondo i tecnici della società è a questo punto già raggiunto dalla tecnologia utilizzata per l’effettuazione di conessioni a banda ultralarga in mobilità circa il 65% della popolazione italiana. I piani di Telecom prevedono la copertura LTE di tutti i comuni con più di 35.000 abitanti entro la fine di quest’anno.
Entro il 2016, inoltre, la possibilità di collegarsi ad Internet in modalità LTE sarà offerta, complessivamente, all’80% della popolazione (vedere anche Collegarsi a Internet ovunque in viaggio in Italia e all’estero).
Sulla carta, in condizioni di ricezione ottimale del segnale, per coloro che possono usufruire della connessione LTE, si arriverà a velocità di trasferimento dati sino a 100 Mbit/s in download e 50 Mbit/s in upload.
La copertura LTE di Telecom/TIM, continuamente aggiornata, è consultabile cliccando qui. I dettagli sulle offerte commerciali riservate ai clienti consumer sono pubblicati a questo indirizzo mentre qui le informazioni per le realtà aziendali.
L’utilizzo del termine “4G”, comune a tutti gli operatori telefonici nazionali ed internazionali, per riferirsi alla tecnologia di connessione LTE è ormai tollerato anche dall’ITU (“International Telecommunication Union Radiocommunication Sector“), agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa della definizione degli standard utilizzati nelle telecomunicazioni. Dal punto di vista tecnico, infatti, LTE non è propriamente uno standard 4G perché si colloca a metà strada tra le tecnologie 3G (ad esempio, UMTS, HSPA, HSPA+ e Mobile WiMAX) e quelle della generazione successiva, approvate dall’ITU in periodi più recenti (si tratta di LTE Advanced e di WiMAX-Advanced). Nell’articolo ITU: WiMax e LTE un’evoluzione ma non sono “4G”, una delle prime prese di posizioni da parte dei membri dell’ITU: con l’intento di porre fine alla confusione tra l’utilizzo per scopi di marketing del termine 4G e la vera classificazione come 4G, l’ITU ha deciso – a fine 2010 – di applicare il termine 4G anche all’LTE (vedere questo comunicato ufficiale).
È proprio di qualche giorno fa la notizia della presentazione, in anteprima, della connessione LTE Advanced di TIM: Telecom presenta LTE Advanced: a breve il lancio. Stando a quanto dichiarato, l’evoluzione dello standard LTE sarà a breve lanciata nelle maggiori città italiane.
Non solo “mobile”: ampliata la rete NGAN di nuova generazione in fibra ottica
Parallelamente, accanto al potenziamento della rete mobile con la copertura di un sempre maggior numero di aree geografiche con tecnologia LTE e, presto, LTE Advanced, Telecom Italia sta continuando a sviluppare la rete di nuova generazione (NGAN, Next Generation Access Network) puntando soprattutto sull’architettura FTTCab (Fiber to the Cabinet). In questo caso, infatti, il collegamento superveloce in fibra ottica viene portato in una cabina (o “armadio”) molto vicina all’utenza da servire, tipicamente nel raggio di 300 metri: la tradizionale connessione mediante il doppino in rame viene così sostituita per la quasi totalità.
L’idea è quella di fungere da volano per il lancio di servizi “Ultra Internet” che, sulla nuova rete in fibra ottica, potranno beneficiare di banda fino a 30 Mbps in downstream e, nel prossimo futuro, fino a 100 Mbps.
Nell’articolo Copertura fibra ottica: quello che c’è da sapere, abbiamo fatto luce sulla nuova offerta in fibra ottica (FTTCab) evidenziando le differenze con le altre tecnologie e spiegando come verificare la copertura. Nello stesso articolo, è possibile trovare la copertura in fibra ottica Telecom Italia aggiornata a fine luglio 2014.