Skype veicolerebbe ormai circa un terzo del traffico telefonico mondiale. A sostenerlo è TeleGeography che, pubblicando un’indagine aggiornata, evidenzia una netta crescita da parte del client VoIP di proprietà di Microsoft. Il segno positivo sarebbe dell’ordine del 44%, un incremento che per Skype è doppio rispetto a quello fatto registrare, nel 2012, da tutti i carrier internazionali messi assieme.
Secondo TeleGeography, un sempre più convinto utilizzo del software – non solo in ambito desktop ma anche sui dispositivi mobili -, potrebbe indurre gli operatori telefonici a stringere accordi con Skype cercando nuove vie di business.
Lo scorso anno, sempre stando alle statistiche diffuse, Skype avrebbe gestito qualcosa come 167 miliardi di minuti di conversazioni vocali. Microsoft, che ad ottobre 2011 ha concluso l’accordo di acquisizione di Skype per la somma di 8,5 miliardi di dollari, si ritrova nel suo portafoglio un prodotto con una vastissima base di utenti, pronto per essere integrato – così come più volte annunciato – nell’intera gamma di prodotti dell’azienda. A partire dal prossimo 15 marzo, addirittura, tutti gli utenti di Microsoft Messenger non potranno più fare uso dello storico client per la messaggistica istantanea ma potranno migrare a Skype impiegando gli stessi nome utente e password (vedere l’articolo Windows Messenger sarà affossato il prossimo 15 marzo).
Le uniche nubi all’orizzonte sembrano riguardare la gestione della privacy: Skype si è dovuta impegnare a consentire l’eliminazione degli account utente (Account Skype incancellabili: si muove il Garante Privacy) mentre, almeno per il momento, Microsoft non sembra aver preso posizione rispetto alla “lettera aperta” indirizzatale alcune settimane fa (Privacy e Skype: la lettera aperta indirizzata a Microsoft).