I fan del sistema operativo del robottino verde guardano già molto lontano: mentre Android 14 riceve la Beta 3, alcuni utenti si interessano ad Android 15 e al modo in cui affronterà iOS nell’eterno confronto tra OS per dispositivi mobili. Quest’ultimo si basa, naturalmente, sulle funzionalità offerte nelle due piattaforme per migliorare l’esperienza d’uso. Ecco, pertanto, 4 feature che Android 15 dovrebbe rubare ad iOS 17.
4 feature da portare da iOS ad Android 15
Tra le tante novità presentate da Apple alla WWDC23, iOS 17 non è certamente passato inosservato nonostante la presenza di poche novità sostanziali. Queste, però, vengono già osservate con una lieve gelosia da parte di alcuni utenti dell’altra sponda.
Ad esempio, la modalità StandBy che trasforma lo smartphone in un classico orologio da comodino potrebbe risultare interessante. Nel caso degli iPhone bisogna collegare il device a un caricabatterie e ruotare il telefono in orizzontale affinché il display inizi a mostrare ora, widget e altri dettagli a caratteri più grandi. Su smartphone Samsung con One UI 5 esiste già questa feature, ma sarebbe un’aggiunta gradita al resto dei device Android con Always On Display.
Segue poi l’app Journal per il Benessere Digitale, attesa per fine anno su iOS 17 e watchOS 10. Questo diario digitale, riempibile con foto, canzoni e altri dati, permette agli utenti di tenere traccia delle proprie giornate, il che ha un impatto enorme sulla salute mentale, mitigando emozioni negative per aumentare il benessere.
Terza funzionalità molto utile, già presente su iOS 16 ma ora elevata con iOS 17 consiste nel trasformare il soggetto di una foto in adesivo tramite un semplice pulsante, cosicché possa essere utilizzato come sticker nelle app di messaggistica. Samsung, in un certo senso, ha già agito in anticipo rilasciando una feature simile su One UI 5.1, ma anche il resto dei device Android dovrebbe seguire l’esempio.
Infine, iOS 17 mira a semplificare la condivisione delle password tramite la condivisione delle stringhe di autenticazione con un gruppo di utenti. Naturalmente, il trasferimento è crittografato end-to-end. Per gestire le password è una novità molto intrigante, che anche Google dovrebbe prima o poi inserire nel suo Chrome Password Manager o direttamente su Android.