3D XPoint: quanto sarà veloce Intel Optane

La tecnologia 3D XPoint messa a punto da Intel e Micron rivoluzionerà il mondo dello storage partendo dalle applicazioni professionali. Quant'è veloce, realmente, Intel Optane?

Intel e Micron hanno dato il via a una vera e propria rivoluzione nel mondo dello storage. Le due aziende hanno collaborato per mettere a punto la tecnologia 3D XPoint che viene commercializzata con due nomi differenti: Intel Optane e Micron QuantX.

Intel ha inizialmente presentato dei prodotti Optane che fungono da memoria cache (Intel presenta le prime memorie Optane in formato M.2: serviranno da cache) per poi proporre un supporto di memorizzazione in formato PCIe che può sostituire un normale SSD (il modello DC P4800X: Primo SSD Intel Optane con memoria 3D Xpoint: DC P4800X).

Quanto sono veloci le memorie Intel Optane?

Nell’articolo Che cos’è Intel Optane e come funziona: inizia l’era post SSD abbiamo visto cosa sono Optane e, più in generale, 3D XPoint.
Ma quanto sono veloci, realmente, le nuove memorie di casa Intel?


I risultati dei primi test sono davvero incoraggianti: la latenza delle memorie Optane è largamente inferiore rispetto a tutte le attuali NAND utilizzate nelle unità SSD sebbene le prestazioni in scrittura siano paragonabili con quelle che contraddistinguono le unità a stato solido basate sull’impiego del protocollo NVMe.
In lettura/scrittura random 4K – quindi negli scenari di utilizzo più comuni – le memorie Optane riescono a migliorare significativamente le prestazioni dei migliori SSD.

I valori di latenza di Intel Optane non si discostano molto da quelli delle memorie DRAM: sono ancora più elevati ma nelle applicazioni professionali le nuove memorie sapranno fare la differenza. Si pensi agli scenari applicativi (i.e. database) in cui è fondamentale gestire un elevato numero di transazioni.

All’atto pratico, le memorie cache Optane da 16 e 32 GB che sono state presentate da Intel possono portare le prestazioni di un hard disk tradizionale al livello di quelle di un moderno SSD.


Il balzo in avanti più netto si compie con le memorie cache da 32 GB (che costano 77 dollari) ma se si pensa che le performance di un hard disk magnetomeccanico da 2 TB diventano sostanzialmente quelle di un SSD della stessa capienza, è evidente come il denaro sia ben investito.
Certo, occasionalmente i dati cercati possono non essere presenti nella cache Optane e le prestazioni subiranno un temporaneo decadimento. Complessivamente, però, il giudizio è più che positivo.

Al momento, il principale problema di Intel Optane e delle memorie 3D XPoint in generale è il prezzo. L’SSD Optane da 375 GB (DC P4800X), che sarà presto disponibile anche nei “tagli” fino 1,5 TB, costa ben 1.520 dollari.
Non è comunque un importo esorbitante se si pensa che sono i primi prodotti Optane e che gli SSD costavano anche di più prima di diventare, anno dopo anno, una tecnologia alla portata di tutti.

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