Micron, in collaborazione con Intel, ha recentemente presentato una nuova tipologia di memoria chiamata 3D Xpoint (si pronuncia 3D crosspoint): Memorie Intel 3D Xpoint, 1.000 volte più veloci delle NAND.
La principale caratteristica di 3D Xpoint consiste nella velocità nettamente maggiore (fino a 1.000 volte) rispetto alle attuali NAND utilizzate, ad esempio, nelle unità SSD (vedere anche Quale SSD comprare: differenze e consigli per l’acquisto).
Intel ha svelato oggi il nome con cui verranno commercializzati, a partire dal 2016, i primi prodotti basati sulla tecnologia 3D Xpoint: l’appellativo scelto è Optane, denominazione destinata a contraddistinguere soluzioni di fascia alta, destinate inizialmente sia all’utilizzo nei datacenter che negli ultrabook.
I portavoce della società di Santa Clara hanno infatti già chiarito che Intel Optane sarà disponibile sia negli SSD, sia in formato DIMM permettendone così ad esempio l’impiego sui sistemi Xeon, con notevoli passi in avanti sul versante prestazionale grazie alla maggior ampiezza di banda e latenze inferiori.
Optane, almeno per il momento, non è destinato a rimpiazzare le memorie RAM (che possono garantire velocità di trasferimento dati ancora superiori) ma la situazione, in futuro, potrebbe essere destinata a cambiare.
Per dare un’idea delle performance raggiungibili con la tecnologia 3D Xpoint, Intel ha mostrato un prototipo capace di raggiungere il valore di 76.600 IOPS in lettura contro i 10.300 IOPS dell’SSD DC P3700 della stessa società californiana.
Effettuando un’attività mista di letture e scritture, la soluzione di storage 3D Xpoint ha raggiunto 401.400 IOPS mentre l’SSD DC P3700 78.900 IOPS.