Sono passati 29 anni da quando Tim Berners-Lee ha presentato la sua idea di World Wide Web. Correva l’anno 1989 quando l’informatico britannico, dipendente del CERN di Ginevra, propose un progetto di ipertesto, poi noto come World Wide Web. Negli anni successivi spiegò che il Web sarebbe stato aperto a tutti, in tutto il mondo, libero ed esente da qualunque royalty, per sempre (questa la storica proposta originale conservata gelosamente negli archivi del consorzio W3C).
Nel celebrare il nuovo anniversario del Web, Berners-Lee continua ad evidenziare come esso sia sotto la costante minaccia di alcuni governi e aziende che desiderano mantenere la rete Internet sotto il loro più stretto controllo.
L’informatico, insignito nel 2016 del premio Turing, sottolinea che oggi come non mai è necessaria la creazione di una sorta di costituzione per la rete Internet. È importante spingere perché ogni governo sviluppi una carta dei diritti in grado di promuovere il Web libero e aperto, ugualmente accessibile da tutti i cittadini.
Oggi, osserva Berners-Lee riferendosi al Web, quella che una volta era una ricca selezione di siti web e blog è adesso compressa sotto il peso di alcune piattaforme di comunicazione dominanti tra cui Facebook, Twitter e Google.
Queste realtà, continua Berners-Lee, dispongono delle risorse e degli strumenti per acquisire imprese di più piccole dimensioni non riuscendo, d’altra parte, ancor oggi, a contrastare seriamente il proliferare di fake news e altre attività tese a influenzare artificiosamente il punto di vista degli utenti.
“Desidero un Web che sappia venire incontro alle nostre speranze e ci aiuti a realizzare i nostri sogni invece che amplificare le nostre paure ed esacerbare le divisioni“, ha osservato l’inventore.
Le immagini che ritraggono Tim Berners-Lee sono fornite dal CERN e vengono pubblicate nel rispetto delle condizioni di utilizzo.