Windows 7 è arrivato a fine supporto lo scorso 14 gennaio: da tale data Microsoft non rilascia più alcun aggiornamento ufficiale per il sistema operativo portato al debutto a luglio 2009. Professionisti e imprese che avessero la necessità di continuare a usare Windows 7 possono valutare l’accesso al programma a pagamento ESU: Windows 7, supporto esteso fino a tre anni con ESU.
In alternativa, si possono seguire una serie di strade alternative, tutte illustrate nel nostro approfondimento Windows 7, fine del supporto a inizio 2020: cosa fare.
Nell’articolo abbiamo citato 0patch, una soluzione che consente di applicare aggiornamenti in-memory che non necessitano neppure del riavvio della macchina, anche su sistemi operativi non più supportati come Windows 7.
Con un post sul blog ufficiale del progetto, gli sviluppatori di 0patch hanno fatto presente di aver rilasciato una patch per correggere la vulnerabilità rilevata in Internet Explorer, in tutti i sistemi operativi Microsoft: Falla in Internet Explorer permette di prendere possesso dell’intero sistema.
Con quest’iniziativa, gli autori di 0patch dimostrano di essere in grado non soltanto di anticipare Microsoft (per i sistemi operativi ancora supportati, l’azienda di Redmond non ha rilasciato per il momento un aggiornamento ufficiale) ma anche di garantire la sicurezza nei mesi a venire di un sistema come Windows 7.
Il funzionamento di 0patch è illustrato nel dettaglio nel nostro articolo Applicare aggiornamenti per Windows e gli altri software senza riavviare il sistema.